Limitless è quel film brutto con delle premesse interessanti che finisci comunque per guardare, perché è thriller fantascientifico e perché c’è Robert De Niro che fa il tycoon della Finanza e pensi che – magari – è brutto perché il finale non è granché ma nel mezzo troverai tante cose interessanti. Che è brutto perché magari è uno di quei film un po’ effimeri, che lasciano il tempo che trovano e sanno di insoddisfazione.
Allora, da dove cominciare? Devo dire che la cosa più inaspettata del film, più che lo stagista settantenne, è stato il tema principale. A giudicare dal titolo italiano (in inglese c’è un più sobrio “The Intern”) e dai trailer mi aspettavo un film che in modo ironico trattasse del dramma dei pensionati con pochi soldi in tasca, che arrotondano con lavoretti vari ed eventuali, perché il mercato del lavoro oggi è questo.