Vi avevo detto che l’app di Cornucopia era “tipo” le altre app di consegna, no? Ecco, la cosa diversa era proprio la mappa che usava Cornucopia per individuare i percorsi più veloci per le consegne. Avevo fatto un paio di prove, il primo giorno, e poi non l’avevo usata più, perché era pericolosa.
Non scherzo, mi costringeva a fare delle deviazioni azzardate, era completamente diversa dalle mappe di Google e l’assistente vocale si metteva letteralmente a strillare in questo tono acuto e metallico se non seguivo le sue istruzioni. L’avevo disattivata all’inizio della prima consegna, perché mi distraeva dalla guida, ma quella telefonata mi aveva messo un’angoscia assurda addosso.
Sapevo che l’app di Cornucopia monitorava ogni mio passo, avevo cominciato a leggermi qualcosa di quei famosi Termini d’Uso che non avevo mai guardato bene e si prendevano un sacco di dati miei. Anche fuori dall’orario di lavoro, perché apparentemente se mi trovavo nelle vicinanze di un cliente che aveva molta fretta, l’app si attivava immediatamente, assegnandomi la consegna senza che potessi rifiutarmi di farla.
Salve, cari lettori. Quest’oggi diversamente dal solito non vi offro una recensione ma un consiglio per l’ascolto. Nell’ultimo anno i podcast sono diventati molto più diffusi in Italia – complice anche la pandemia, che ci ha purtroppo tutti costretti in casa. Tutto questo è accaduto con mia grande gioia: seguo alcuni podcast di fiction ormai dal 2013 e li trovo una versione contemporanea del “radiodramma” molto rilassante e molto comoda.
Per anni mi hanno fatto compagnia nei viaggi infinitamente lunghi in metropolitana o nelle attese fra una lezione e l’altra o, ancora, mentre facevo le pulizie in casa. Spero perciò che questa piccola sorpresa che vi offro oggi possa diventare una compagna di viaggio (o di permanenza in casa, per il momento) anche per voi.
#UGAL o Una Giornata A Lossarno è un podcast di storie del mistero – una sorta di “gotico all’italiana” che affonda le sue radici nello urban fantasy. Se conoscete Welcome To Night Vale e Within The Wires, ci ritroverete dentro qualcosa di entrambi: da un lato, una cittadina dove i suoi abitanti convivono con forze ed eventi misteriosi; dall’altro, il formato del racconto, resoconti in prima persona e in un italiano meno letterario e più parlato.
Se sono riuscita a realizzare questo progetto è solo stato merito del supporto di Viviana Vigorito, che non solo ha visionato le storie e mi ha fornito utili consigli, collaborando alla scelta delle tracce della colonna sonora e alla regia delle puntate, ma ha soprattutto dato voce alle mie parole. Sarà lei la narratrice di queste storie quindi ascoltatela con attenzione.
Il mio intento è di mescolare la materia del nostro vivere quotidiano con le storie di fantasmi, di spiriti, le leggende metropolitane, per raccontarvi qualcosa che è contemporaneamente molto vicino e molto lontano dalle vostre vite quotidiane.
Lossarno sembra nient’altro che una sonnacchiosa cittadina di provincia del Sud Italia, con i suoi riti, le sue feste comandate, le sue stradine piccole, i suoi ambienti asfittici. Però c’è qualcosa, di misterioso e inquietante, che si muove sotto la superficie delle cose apparenti e sconvolge in maniera strisciante la vita di molti dei suoi abitanti.
Se vi ho incuriositi, correte ad ascoltare la prima puntata! Lossarno vi farà compagnia due volte al mese, per otto episodi. Poi, chissà, magari ci sarà spazio per una seconda e anche una terza stagione.
Buon ascolto!
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